Progetto per il nuovo locale parrocchiale San Giuseppe a Reggiolo. Dalla Relazione di progetto:

L’Ispirazione Progettuale
L’importante contributo del percorso di progettazione partecipata ha portato a seguire i desideri espressi del progetto di Ilenia. Il culto per la Madonnina, molto importante per la comunità di Reggiolo ha dato origine ad un nuovo elemento di ispirazione: l’abbraccio rappresentato dalla corte mariana e da un edificio che ‘abbraccia’ e ‘accoglie’ i catechisti e i bambini.
La funzione principale, quella dell’insegnamento del catechismo ha dato forma ad un nuovo simbolo di ispirazione quello della parola. La natura che circonda l’area rappresentata nell’immagine dell’albero, la luce come simbolo divino e il gioco attività fondamentale per i bambini; sono elementi di ispirazione nella realizzazione del nuovo edificio.

Il Progetto
L’articolazione dei volumi scaturisce come naturale espansione della struttura storica di Reggiolo: la strada, con i lotti edificati posti in serie e fabbricati caratterizzati da una progressione di uso modale del suolo.
L’elemento corte è lo snodo per i percorsi funzionali; da via Matteotti alla corte mariana fino al nuovo oratorio; funge anche da indirizzo per raggiungere le aree verdi dedicate al gioco all’aperto.
Al piano terra troviamo gli spazi dedicati alla comunità parrocchiale, gli studi per i sacerdoti e la grande sala parrocchiale luogo di incontro e socializzazione.
Al primo piano sono collocate le aule per l’insegnamento del catechismo, il dopo scuola e le attività ludico ricreative.
Al piano secondo, circondato da una grande terrazza che affaccia sul parco alle spalle dell’oratorio, prende posto la casa canonica; luogo di riposo e studio per i sacerdoti.
Le aree verdi sono studiate per connotare le diverse funzioni degli spazi. La zona per il gioco, differenziate per età (campo da calcio, da basket e area protetta per il gioco dei più piccoli), la zona di sperimentazione con il giardino dei profumi e le aree di sosta poste ad interrompere i sentieri dedicate alla riflessione e all’incontro.

La Tecnologia
Papa Francesco nell’enciclica “Laudato si’” ci ricorda che la Terra è la nostra casa comune troppo spesso maltrattata e saccheggiata ed è per questo necessaria una “conversione tecnologica”.
Per questo motivo un edificio simbolo di rinascita come il nostro oratorio di Reggiolo non può esimersi dall’ambire alla classificazione NZEB. Si tratta di un edificio ad impatto ambientale quasi. L’obbiettivo è stato perseguito attraverso strategie di tipo bioclimatico per aumentare la risposta passiva dell’edificio e con tecnologie di tipo impiantistico: pompe di calore ad alta efficienza, campo fotovoltaico 13.18 KW, pannelli solari termici ed impianto di recupero dell’acqua piovana per alimentare gli scarichi dei WC.

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