Progetto strutturale del consolidamento della rupe sotto al castello di San Leo e Progetto ambientale di ricostruzione dell’alveo con barriere di rallentamento dell’acqua ed irreggimentazione acque.
La rupe di San Leo ha subito numerosi crolli ed un progressivo processo di erosione. Abbiamo documentato negli anni ’90 con una serie di pitture e di documenti come i dissesti sono stati causati dalla progressiva erosione dei piani fondali della roccia costituiti dal terreno sottostante.
Nel dipinto di Francesco Mingucci del 1626 possiamo notare che, a confronto con la situazione anni ‘80/’90, la rupe era ricoperta da masse di terreno e molto meno drammatica e verticale di come ci è pervenuta.
I primi interventi di consolidamento sono stati realizzati negli anni ’60, a seguito della costruzione del viadotto nel 1954 e dopo un grande crollo che aveva sepolto la strada di accesso al paese.
Abbiamo progettato un sistema di briglie per ridurre l’erosione, riportando piani di terreno a monte, sotto il versante della Rupe sul fosso Campone.